L’Euribor (Euro interbank offered rate) è il tasso interbancario di riferimento che, quotidianamente, viene comunicato dall’European money markets institute, Emmi. Questo parametro è pari alla media di tutti i tassi d’interesse applicati dalle primarie banche – cioè gli istituti di credito contraddistinti da elevata affidabilità per i depositi e fortemente competitivi – attive nel mercato monetario dell’euro, sia nell’Eurozona che nel resto del mondo, sui depositi interbancari a termine (di solito da una settimana ad un anno).
Euribor, il calcolo
L’Euribor viene calcolato giornalmente dal Global rate set systems Ltd, Grss, per conto di Emmi. Si tratta di una procedura algebrica molto semplice che è pari alla media dei tassi d’interesse forniti dalle banche che compongono il panel di riferimento costituito da 19 istituti di credito attivi nel mercato monetario dell’euro.
Per quanto riguarda l’Italia, nel panel è rappresentata da Intesa Sanpaolo e Unicredit. Nel calcolo della media, inoltre, viene escluso il 15% più alto e il 15% più basso dei tassi ricevuti, con il risultato che viene arrotondato a tre decimali.
Euribor, a cosa serve
L’Euribor è ampiamente utilizzato come riferimento per la determinazione dei tassi di interesse su una vasta gamma di prodotti finanziari, tra cui mutui ipotecari, prestiti bancari, contratti di swap e obbligazioni. In particolare, i tassi di interesse sui mutui ipotecari a tasso variabile sono spesso indicizzati all’Euribor, con l’aggiunta di uno spread che rappresenta il margine di profitto della banca.
L’utilizzo dell’Euribor come tasso di riferimento offre trasparenza e standardizzazione nel mercato finanziario, consentendo alle banche e agli investitori di confrontare i costi di finanziamento e di valutare il rischio di credito. Tuttavia, è importante notare che l’Euribor è influenzato da vari fattori, come le politiche monetarie della BCE, le condizioni economiche e finanziarie globali e le aspettative del mercato, che possono causare fluttuazioni nel tasso nel corso del tempo.